martedì 16 aprile 2013

Oggi ho guardato Cantando sotto la pioggia, e ho capito che l'Unione Sovietica non poteva vincere la guerra fredda. E mi sono innamorato follemente di Debbie Reynolds.


sabato 18 febbraio 2012

Cover magistrale: la Signora di ferro

Ecco una cover che, a mio modo di vedere, polverizza l'originale. Si tratta della rivisitaziona che l'apocalittica Diamanda Galàs fa del classico della canzone di protesta The iron Lady scritta nel 1965 da Phil Ochs.

L'originale:


e la cover:

domenica 12 febbraio 2012

Battisti, questo sconosciuto

Lucio Battisti è uno degli artisti meno conosciuti d'Italia. E' certamente fra i più famosi, ma ciò non significa che davvero si conosca davvero ciò che ha fatto. Lucio Battisti, considerato come il cantautore "popolare", in senso anche negativo, d'Italia, autore di melodia memorabili (ma melensi?) e di canzoni d'amore nella più classica (corriva?) tradizione della nostra musica. Insomma, si è fatto di Battisti una icona nazionalpopolare, commerciale, superficiale. Tuttavia Battisti è stato uno degli artisti e dei (non)personaggi più originali e innovativi d'Italia. E non mi sto solo riferendo alla misconosciuta, ma fondamentale, collaborazione con Panella, ma anche a quella "nazionalpopolare" con Mogol.
Già nel 1967, nel suo secondo singolo (Luisa Rossi/Era) lancia chiaramente dei segnali, in particolare nel lato B Era. Il delicatissimo accompagnamento è in parte costituito da registrazioni di chitarra montate al contrario, seguendo l'esempio dell'anno prima dei Beatles che in Revolver avevano fatto grande uso di questa tecnica. In Italia è una tecnica assolutamente nuova, e certamente rivela la volontà, lucidissima, di rinnovare la canzone italiana. Due anni più tardi questa tecnica fu usata di nuovo. Chi non ricorda la struggente Non è Francesca? Ma ricordate anche la coda strumentale? In realtà chiamarla coda non è esatto perché occupa più di metà della canzone. In pratica la parte cantata ha il ruolo di intro rispetto al vero contenuto della "canzone" che di fatto è un laboratorio per le sperimentazioni in sala di incisione di Lucio. Questa canzone è allora una sorta di "jam", ad un passo dalla creazione di un singolarissimo progressive-pop, e vedremo presto perché il riferimento al prog non è affatto azzardato.
Siamo al 1969 anno di uscita del primo album Lucio Battisti. Come il successivo (in verità un "disco non emesso") e il terzo (Emozioni) si tratta di raccolte di singoli, su cui gran parte della mitologia battistiana si fonda. Di questo periodo sono infatti Fiori rosa fiori di pesco, 7e 40, Acqua azzurra acqua chiara, Mi ritorni in mente, Un'avventura (presentata anche a Sanremo in accoppiata con Wilson Pickett), Dieci ragazze, Emozioni eccetera. Gran parte della celebrità di Battisti è dovuta alle canzoni precedenti al primo disco di Lucio.Questo è uno dei motivi che mi fa dire che Battisti è uno sconosciuto. Ovviamente ciò non significa che anche dopo Battisti scriverà canzoni famosissime ed entrate nell'immaginario collettivo. Ma andiamo con ordine, cercando di capire cosa succede nel 1971, che sarà argomento della seconda parte del post. Non perdetevelo!